mercoledì 16 febbraio 2011

Is this the world we created?

Oggi voglio davvero finalmente cambiare argomento, di Berlusconi parlano cani e porci ormai, è davvero come sparare sulla croce rossa, l'unico particolare, insignificante aggiungerei, che nulla cambia mai in questo Paese, ma tant'è, in fondo poco cambia anche nel resto del Mondo.
Qualcuno ha mai riflettuto sul fatto che decenni di conquiste scientifiche e progressi tecnologici sono serviti per lo più a renderci ancora più stressati, precari e poveri?? E soprattutto sempre più privi della risorsa più importante di tutte, l'oro moderno: il tempo libero?
100 anni fa, nel 1911 Thomas Alva Edison profetizzava la fine della povertà entro un secolo, insieme alle molte precognizioni dell'inventore avveratesi questa è stata la cantonata maggiore, la povertà addirittura si fa strada nei Paesi sviluppati rendendo indigenti milioni di persone, come sostiene oggi la Banca Mondiale. L'Istituto con sede a Washington afferma che a seguito delle impennate dei prezzi alimentari, la congiuntura diviene drammatica anche nelle nazioni sviluppate, senza parlare delle crisi socio-politiche che attanagliano i Paesi dell'Africa e del Medio Oriente.
Se è vero che la qualità complessiva della vita, oggettivamente intesa, è migliorata, è altresì deprimente constatare quanto siamo bravi a complicarci la vita, inseguendo ogni giorno il tempo, la ricchezza e la fama. Ci sono individui al mondo che non potrebbero spendere le fortune accumulate nemmeno in un miliardo di anni, eppure sono lì a combattere ogni giorno perché non hanno altro di meglio da fare, a lavorare 18 ore al giorno, a fare a pezzi i loro sottoposti e le aziende concorrenti, quando poi ci sono individui che in una vita intera non consumeranno quello che questi ricchi spendono in un giorno, questa non è retorica, è semplicemente il Mondo che abbiamo costruito noi, la povertà non è un dato immutabile e connaturato all'uomo, se un miliardario specula a Wall Street e poi 100mila persone in Europa perdono il lavoro, vuol dire che qualcosa proprio non funziona.

1 commento:

  1. La mancanza di tempo libero (entro in ufficio alle 8:15 del mattino e ne esco alle 8:15 di sera) è la ragione alla base della mia crisi: un post come questo non poteva giungere in un momento più consono.

    Grazie.

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